01.11.2006
Terremoto
Un museo nel terremoto
"Salvare, affrettare il ripristino delle nostre chiese che costituiscono la maggior parte del patrimonio artistico del Friuli , è atto fondamentale di civiltà . Esse sono il segno del dialogo millenario dell’uomo con Dio e con la realtà che lo circonda . I monumenti d’arte sacra sono compagni del nostro cammino per il ricordi che custodiscono, le speranze che alimentano, per gli istanti del mondo, strappati alla fuga del tempo, che ci restituiscono". E’ con queste parole che l’Arcivescovo di Udine Mons. Alfredo Battisti indica nel 1979 la strada da percorrere per il recupero del grande patrimonio di storia, arte e cultura del sacro devastato dal terremoto del 6 maggio 1976 . Cjase di Diu, cjase nestre, casa di Dio casa nostra, è il suggerimento pastorale, fraterno e programmatico del presule, che così dà sostegno ai friulani nel ritrovare la loro cultura, la loro anima, la loro spiritualità . A trent’anni dalla grande tragedia del sisma, rivivono nel documentario l’entità del disastro, le immagini dei paesi distrutti e le testimonianze di quanti si adoperarono in un lavoro straordinariamente vasto e impegnativo, nel quale ha avuto un ruolo determinante il Museo Diocesano di arte sacra - Gallerie del Tiepolo di Udine . Grazie all’impegno di tanti si è potuto negli anni recuperare, restaurare e conservare un patrimonio prezioso , considerato oggi un autentico “Museo nel terremoto” .
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produzione: Ufficio Stampa RAFVG