10.11.2008
Storia
Cromazio di Aquileia - al crocevia di genti e religioni
Cromazio, dotto e santo vescovo di Aquileia, è una delle figure più importanti delle Chiese cristiane orientali e occidentali di IV secolo. A 1600 anni dalla sua morte, una grande mostra ne ripercorre la storia in un periodo aspro di tensioni politiche religiose e sociali, che vive l'incontro-scontro della civiltà di Roma con i nuovi popoli che si affacciano ai confini orientali dell'impero. Tra pianura padana e Balcani, tra le Giulie e il mare, dal 181 a.C., sorge Aquileia, colonia romana: crocevia di genti e di culture diverse, di lingue e religioni, fortezza contrapposta alle Alpi a protezione dell'Italia. Qui, nel 435, nasce Cromazio, che sarà il decimo vescovo sulla cattedra del martire Ermacora, fondatore della Chiesa aquileiese che, nel secolo che declina, vive il suo apogeo iniziando una evangelizzazioneche si espande e si allarga oltralpe e verso le regioni centro-danubiane. I suoi vescovi (saranno chiamati patriarchi dal VI secolo) creano, nel tempo, la più vasta provincia ecclesiastica d'occidente, dando vita - insieme - a una nuova cultura, frutto dell'incontro e dell'unione di tre grandi civiltà europee: la tedesca, la slava e quella neolatina. Il documentario, parte integrante dell'esposizione, nasce dalla collaborazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia ed il Comitato Nazionale per il XVI centenario di San Cromazio
produzione: Ufficio Stampa RAFVG